Come consulenti alle aziende di Brescia e Bergamo, in CONSILIUM affrontiamo molte richieste riguardanti il tema delle imprese e dello sviluppo sostenibile. Gli imprenditori, spesso anche incuriositi dalle notizie diffuse sull’ambiente dalle testate nazionali e internazionali, chiedono con sempre maggiore frequenza informazioni sui vantaggi della sostenibilità. Che cos’è lo sviluppo sostenibile? In che modo quest’argomento tocca direttamente le imprese? Perché un’azienda si dovrebbe interessare all’ambito green?
Queste sono solo alcune delle domande che incontriamo durante i nostri percorsi di consulenza alle imprese. Il tema è, infatti, decisamente ampio e spesso si rischia di fare confusione tra le normative in vigore, le proposte di legge, gli incentivi realmente esistenti e anche i vantaggi imprenditoriali dello sposare un’ottica di sviluppo sostenibile. Ecco perché CONSILIUM ha deciso di passare in rassegna i punti principali del rapporto tra business e ambiente. Rapporto un tempo considerato astratto se non addirittura ossimorico, quasi rivaleggiante, e che oggi invece viene visto come fondamentale ai fini di un corretto sviluppo aziendale. Vediamo insieme il perché di questo shift di paradigma e, soprattutto, cerchiamo di capire meglio cosa implica lo sviluppo sostenibile delle imprese.

Lo sviluppo sostenibile passa dalle aziende
Tanto per cominciare, in che modo lo sviluppo sostenibile passa dalle aziende? E, prima ancora, che cosa significa adottare un approccio aziendale sostenibile? Se volessimo azzardare una definizione di “essere sostenibili”, potremmo dire che si tratta di soddisfare i bisogni aziendali della creazione di valore presente, senza compromettere la possibilità di generarlo in futuro. Una definizione alquanto ampia, soprattutto perché intende il concetto di valore a 360 gradi. L’imprenditore che desidera adottare un approccio rispettoso dello sviluppo sostenibile, deve quindi dirigere i propri sforzi su più fronti.
Si tratta di agire in modo responsabile, modificando le proprie strategie ed i propri comportamenti in campo economico, ambientale e sociale. Sposare una nuova visione, a tutto tondo, che tenga conto del domani. Sia dell’impresa, che del contesto in cui questa opera, a cominciare dalla comunità con la quale si relaziona. Lo sviluppo sostenibile non è una cosa immediata e non basta una mera campagna di marketing per metterla in atto. Adottare una visione così semplicistica è, invece, profondamente fuorviante, praticamente al limite di un’operazione di green washing. Per il bene dell’azienda è invece necessario scavare più a fondo e pensare in modo più ponderato alle conseguenze delle proprie azioni. La buona notizia è che sempre più imprese si stanno impegnando per farlo in modo genuino.
Le imprese diventano green
Sono sempre di più le aziende che diventano green, adottando un approccio sostenibile nel pianificare le strategie di medio e lungo periodo. Si può proprio affermare che la sostenibilità sia diventata il cardine dei loro progetti di crescita. Fare business nel rispetto dell’ambiente non è solo una scelta dai profondi risvolti etici: si tratta anche di un vantaggio competitivo. Non è un caso che il concetto di sostenibilità si sia radicato nella mentalità imprenditoriale soprattutto in seguito alle ultime crisi economiche. L’impatto di tali crisi ha fatto sì che molti imprenditori s’interrogassero sulle conseguenze che le attività produttive tradizionali hanno su economia, società e ambiente. Nel frattempo, le nuove tecnologie e un assetto regolativo e di mercato più favorevole avevano reso possibile il cambiamento. Il riconoscimento della possibilità di abbinare alla sostenibilità economica anche quella ambientale, in vista di un rafforzato vantaggio competitivo, ha portato numerose imprese ad investire in strategie green.
Gli studi condotti in Italia mettono in evidenza come una quota significativa di imprese sia diventata green soprattutto sul fronte dell’eco-innovazione di processo. Mediamente, le imprese green sono grandi e rivestono un ruolo di leadership. Esse portano avanti un investimento strutturato nella gestione dei processi d’innovazione, adottando anche esplicite strategie di marca. Tuttavia, l’esperienza diretta di CONSILIUM mostra che anche aziende più piccole si stanno dimostrando sensibili al tema della sostenibilità. Sono in particolare le PMI - e tra queste le imprese di media grandezza - a mostrare un interesse sempre maggiore verso lo sviluppo sostenibile. Quelle aziende cioè che da sempre costituiscono l’ossatura del sistema imprenditoriale italiano. La rivoluzione sostenibile conviene infatti anche alle imprese medie, in quanto l’obiettivo dinamico della sostenibilità è coerente con il fine ultimo della creazione di valore. Adottare un approccio di business davvero sostenibile assicura la funzionalità duratura della strategia di crescita.

Come adottare uno sviluppo sostenibile
Come abbiamo visto, scegliere lo sviluppo sostenibile permette di essere più competitivi. Ovviamente, è bene guardare al processo e ai benefici che esso comporta in un’ottica di lungo periodo. Esistono diversi strumenti strategici e di pianificazione che permettono di raggiungere obiettivi green tenendo conto del benessere economico dell’azienda. In sostanza, un’impresa che desidera sviluppare la propria strategia di crescita attraverso la sostenibilità deve integrare tre dimensioni: quella economica, quella sociale e quella ambientale. Queste devono trovare spazio in ogni attività dell’impresa e venire integrate nella strategia, nei processi, nei prodotti e/o nei servizi. Così facendo, oltre che godere di una remunerazione economica, l’impresa ha i vantaggi di un’integrazione socio-ambientale, garantendo la redditività nel lungo periodo. Al pari di quelle economiche, le performance sociali e ambientali vanno quindi monitorate attraverso appropriati sistemi di valutazione e reporting. Sistemi fondamentali per valutare, nel tempo, anche il grado di sostenibilità dell’impresa.
Esistono diverse tipologie di documenti utili al fine di rendicontare i gradi di sostenibilità di un’azienda. Tra questi, CONSILIUM suggerisce di prendere in considerazione: il bilancio ecologico territoriale, il social reporting, la contabilità sociale, l’environmental accounting, il bilancio ambientale, il bilancio di sostenibilità, i sistemi informativi integrati, e i key performance indicator. I nostri consulenti restano a disposizione delle imprese di Brescia, Bergamo e di Valle Camonica per scegliere gli strumenti più adeguati alla transizione verso lo sviluppo sostenibile. Uno sviluppo che, ricapitolando, conviene all’azienda per più di una buona ragione:
● potenziare la strategia aziendale,
● agire in modo coerente con l’attività svolta,
● migliorare l’immagine aziendale e la propria reputazione in generale,
● sfruttare i vantaggi fiscali delle misure green e sociali.
Per approfondire: amministrazione@consilium-srl.it