Tra gli strumenti di finanza agevolata a disposizione nel 2022 spicca l’opportunità di Formazione 4.0. Un’occasione vantaggiosa per affinare le competenze di un’azienda negli ambiti di marketing, informatica, tecnologie di produzione. Per approfondire il tema, CONSILIUM si affida all’esperienza del partner Labeconomics, top player in materia di bandi per l’impresa.
LABECONOMICS, partner di fiducia per una finanza agevolata
Quando si tratta di opportunità di finanza agevolata come Formazione 4.0 è fondamentale affidarsi a un partner degno di fiducia. In questo senso, l’esperienza di Labeconomics al fianco delle imprese parla chiaro. Labeconomics nasce nel 2016, grazie all’esperienza di lungo corso del suo socio fondatore nel mercato della finanza agevolata. Nel corso degli ultimi 6 anni, Labeconomics ha gestito e portato avanti ben 1.000 domande di contributo, con un tasso di successo dell’80%. Un risultato degno di nota, che ha permesso di portare ai propri clienti oltre 3 milioni di euro di contributi a fondo perduto.
Ma cosa significa, nel concreto, occuparsi di finanza agevolata? Labeconomics assiste le imprese nella partecipazione a bandi – pubblici e/o privati – che assegnano contributi e agevolazioni. A questo core business, nel 2021 Labeconomics aggiunge anche un altro importante tassello: la formazione alle imprese in qualità di Ente accreditato che mette a disposizione d’imprenditori e aziende un ampio catalogo formativo con soluzioni altamente personalizzate. Un aspetto fondamentale per ogni realtà imprenditoriale che desidera accrescere e approfondire le proprie competenze in chiave strategica. Formazione 4.0 si colloca quindi a cavallo dei due principali servizi offerti da Labeconomics: la formazione e la finanza agevolata, in questo caso sotto forma di credito d’imposta.
Formazione 4.0, un’opportunità di finanza agevolata
Formazione 4.0 rappresenta un’opportunità di finanza agevolata che arriva al secondo anno di vita. La nuova annualità coincide con una nuova fase: nel 2022 ci si sgancia infatti dalla logica emergenziale e dalla connessa necessità di passare rapidamente al digitale. È tempo di approfondire il tema dedicandosi alle nuove esigenze di gestione previste e riscontrate nella fase di ripresa post Covid-19. Per questa ragione, la Legge di Bilancio 2021 e il cosiddetto “Decreto aiuti” dello scorso maggio hanno ulteriormente esteso i benefici d’imposta sulla Formazione 4.0.
Nella versione attuale, Formazione 4.0 prevede infatti un credito d’imposta fino al 70% sulle spese sostenute dalle aziende nel corso del 2022 per la formazione in ottica industria 4.0. Le attività formative coperte rientrano negli ambiti di vendita e marketing, informatica, tecniche e tecnologie di produzione. Ovviamente si tratta di attività formative che vanno oltre la formazione ordinaria o periodica normalmente portata avanti dall’impresa come ad esempio in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro o di protezione ambientale.
Per intenderci, le tipologie di formazione coperte da Formazione 4.0 includono le tecnologie previste dal Piano Nazionale Industria 4.0. Le spese ammissibili da questo strumento di finanza agevolata riguardano quindi:
a) le spese di personale relative ai formatori;
b) i costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione;
c) i costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione;
d) le spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e le spese generali indirette (spese amministrative, locazione, spese generali).
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